
lunedì 25 febbraio 2008
AMARCORD...

LE RICETTE DI RECUPERO

sabato 23 febbraio 2008
Nigella Chocolate Heaven


mercoledì 20 febbraio 2008
Dei piccolissimissimi muffins...

- zia Lisi, che ama come me i pistacchi (e tempo fa mi portò dalla Sicilia la deliziosa Frastucusa)
- papà Osvaldo, nel giorno del suo X compleanno (AUGURIIIIIIIIIIIIIII!!!)
- tutta la ciurma del Corso di letteratura per l'Infanzia
- la mia little family e la mamota e nonno Lallo
domenica 17 febbraio 2008
La saga continua...

...ennesima puntata dell'avventura "Le mani in pasta" (mi diverto tantissimo ad impastare, è un'azione quasi... catartica).
Ancora con lievito di birra, ma prima o poi so che entrerò nel tunnel della Pasta Madre anch'io.
Anche stasera erbette aromatiche, ma vi anticipo in attesa di ricevere una cosina che ho trovato su eBay e che credo proprio sia una spezia che 15 anni fa ho assaggiato in Egitto e che, fino ad oggi non sono mai riuscita a trovare.
Di questo devo pubblicamente ringraziare Comida de Mama perchè curiosando sul suo blog ho avuto l'illuminazione! Sì, sì, sì credo proprio siano quei semini che durante una vacanza in Egitto anni fa trovavo su deliziosi paninetti che divoravo a colazione. Da allora provo a descriverne il sapore, ma finora nessuno ha saputo dirmi cosa caspita fossero...
Attendo l'arrivo del pacchettino, sperimenterò e vi terrò aggiornati.
Intanto, per accompagnare la cenetta con la mamota, dei bocconcini preparati con il favoloso origano che la zia Lisi mi ha portato da Pantelleria.
Le mele e la cannella...

venerdì 15 febbraio 2008
Ricotta in crosta di patate


2 uova
400 g di ricotta vaccina
4 pugni di pangrattato
olio e.v.o.
erba cipollina fresca (o liofilizzata)
sale e pepe a piacere
Preparate il forno preriscaldato a 200° e nel frattempo sbucciate e lavate bene le patate, dopo averle ben asciugate affettatele sottilissime con l'aiuto della mandolina.
Cospargete bene d'olio extravergine una pirofila rotonda (anche sui bordi), quindi spargete sull'olio uno strato uniforme ma sottile di pangrattato, in modo da coprire tutta la superficie della teglia, sempre compresi i bordi.
Quando la crosta di patate è pronta, versatevi il composto di ricotta e infornate di nuovo per circa un quarto d'ora.
Sfornate e servite caldo o tiepido, a vostro gusto.
martedì 12 febbraio 2008
Le mani in pasta...
- una manciata di erba cipollina fresca tritata
- una manciata di foglioline di timo fresco
- una manciata di basilico tritato (scongelato)
domenica 10 febbraio 2008
La merenda della domenica

BISCOTTI CIOCCOLOSI
150 g zucchero di canna
175 g cioccolato fondente extra
55 g burro
2 uova
½ bustina di lievito vanigliato
mezzo baccello di vaniglia
un pizzico di sale
zucchero a velo
Fate fondere a bagnomaria o nel microonde il burro insieme al cioccolato spezzettato. Montare a spuma le uova intere insieme allo zucchero di canna, poi aggiungere il cioccolato, la vaniglia (con un coltellino affilato, aprite il baccello a metà per il lungo, stando attenti a non tagliarvi, e sempre con il coltello, raschiate via i semini interni) e incorporare la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale.
Rivestite con la cartaforno la placca e disponete aiutandovi con due cucchiaini, a distanza di due/tre cm l’uno dall’altro, il composto preparato.
Infornare per circa 15 minuti a 180°.
Lasciar raffreddare su una griglia e spolverizzare con lo zucchero a velo.
giovedì 7 febbraio 2008
Dedicato al mio Presidente...
Questa è per te, mio Presidente!
Siccome ogni tuo desiderio è un ordine, ecco una cosina facile facile da fare (a meno che qualche maniaco ossessivo compulsivo non si dedichi alla preparazione faidate della pastasfoglia...).
Nel mio frigo c'è sempre una scorta di un paio di rotoli di pastasfoglia pronta, anzi prontissima (anzi arcipronta. Il Presidente e pochi altri adepti capiranno la citazione).
Pronta all'uso, nel senso che non mi devo cimentare nella (per me) quasi impossibile impresa di impastare una sfoglia come si deve. Tolgo dal frigo, srotolo e via!
Pronta a salvare una cena improvvisata, pronta a trasformare avanzi di verdura in uno sfizioso antipasto o secondo, pronta a diventare, come per magia, un succulento strudel. Non dimentichiamo i sempre graditissimi stuzzichini, le pizzette di pastasfoglia, e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, è una validissima alleata.
Oggi, tra l'altro, mi sono fermata a fare "shopping" nel negozietto della Ca' Verde e tra le altre cose mi sono portata a casa una deliziosa ricottina di mucca (e l'immancabile Mediterraneo, di cui sono golosissima) e mi sono sentita in dovere di unirla a giuste nozze con un bel porro che era in bella vista nel mio cesto della verdura.
TORTINA DI PASTA SFOGLIA, PORRI E RICOTTA
Un rotolo di pasta sfoglia pronta
250 gr di ricotta di mucca
un paio di porri
scamorza bianca
un uovo
un paio di foglie di salvia
olio extra vergine di oliva
sale e pepe
Preparate la pasta sfoglia srotolata in una pirofila di dimensioni adatte, nel frattempo accendete il forno a 180°. Pulite i porri, tagliarli a rondelle sottili e spadellateli a fuoco vivace con un cucchiaio di olio evo, una cucchiaiata d'acqua e un paio di foglie di salvia.
In una ciotola lavorate la ricotta con la forchetta, aggiungete un uovo intero, un pizzico di sale e pepe ed infine i porri e un pezzetto (a piacere) di scamorza bianca a cubettini.
Infornare per una mezzora circa fino a quando la pastasfoglia sarà ben dorata e il ripieno sodo.
Una volta sfornata, lasciar raffreddare su di una griglia.
Si può servire fredda o tiepida, come antipasto o come secondo, accompagnandola da una variopinta insalata.
CONTENUTI EXTRA
Ieri sera ho fatto la pizza per la mia little family e per la zia Lisi.
Siccome era avanzato un po' di impasto, oggi ho provato a riciclarlo inventando dei paninetti sfiziosi. L'ho reimpastato (si può dire così) con una manciata di erba cipollina liofilizzata (finchè non è bella rigogliosa l'erbettina fresca uso quella liofilizzata, non quella secca che secondo me sa vagamente di paglia).
Ho ricavato otto paninetti che ho lasciato coperti e al calduccio a lievitare nuovamente per tutto il pomeriggio, li ho spennellati di un ottimo olio extra vergine di oliva Cadianum, gentilmente donato dalla zia Lisi e Davide, e infornati a 250° finchè non hanno preso un bel colore dorato croccantoso.
Eccoli qui!
(che meraviglia sentire nell'aria il profumo del pane che cuoce nel forno!)
mercoledì 6 febbraio 2008
La Coccolosa...
ChocoMuffins

Spiacente di deludere il Presidente Onorario dei Golosastri, ma anche le prossime ricettine saranno dolci. Prometto prossimamente di dedicarmi di più al salato.
In questi giorni di vacanza carnevalesca, io e Stefania ci siamo prese l'impegno di smaltire le scorte di cioccolato frutto dei bottini di S.Lucia e Natale.
Le ricette sono facilissimissime, tanto che potete lasciar pasticciare le vostre bambine e i vostri bambini (nel caso di Stefania, 4 anni e mezzo, con qualche aiutino) che saranno felicissimi di annunciare al mondo intero "questa cosa l'ho fatta IO!" (per poi ritrattare: "Beh, l'abbiamo fatta INSIEME!"...).
I muffins sono una di quelle cosine che mi piace proprio tanto, perchè sono semplici, morbidosi, cicciottelli... e sono davvero eclettici perchè si prestano a mille interpretazioni sia nella classica variante dolce che nell'insolita versione salata, con verdure & Co.
Questa volta abbiamo improvvisato dei muffins semplici semplici, incorporando al composto del golosissimo cioccolato al latte spezzettato.
CHOCO MUFFINS
190 gr di burro
250 ml di latte
2 uova intere
200 gr di zucchero
380 gr farina 00
1 bustina lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
80 gr cioccolato a pezzetti
Si dice in giro che il segreto per dei muffins perfetti sia miscelare separatamente ingredienti "solidi" e la parte più "liquida". Io che sono una credulona agisco di conseguenza: amalgamare il burro ammorbidito con le uova e il latte, in un'altra ciotola miscelare il resto degli ingredienti escluso il cioccolato.
Unire i due composti senza lavorare troppo, aggiungere infine il cioccolato a pezzettini (qui abbiamo utilizzato cioccolato al latte, ma sono ottimi anche con il fondente. Questione di gusti personali, seguite il vostro cuore... o il vostro palato!).
Imburrare uno stampo da muffins o predisporre le apposite pirottine in carta (il preparato è per 12 muffins grandi), riempire fino a 3/4 ed infornare (in forno già caldo a 180°) per 20-25 minuti.
Una volta sfornati, se vi piace, spolverizzateli di zucchero a velo... e buona merenda!
lunedì 4 febbraio 2008
τζατζίκι: voglia d'estate

...e di sole, di mare e di vento nei capelli.
Oggi io e Stefania ci siamo fatte una scorpacciata di Tzatziki. Lo so, lo so, lo sooooooo. NON è stagione di cetrioli. Nell'orto dei nonni non c'è alcuna traccia di ortaggi estivi.
Ma Stefania è da un paio di settimane che mi chiede la Tzatziki... e così ho comprato un paio di cetrioli di bell'aspetto (provenienza Trinacria).
Erano inaspettatamente profumati, sodi, privi di semi: un insolito dono della natura di febbraio.
Abbiamo affettato un quarto di Pane di Altamura e ce la siamo pappettata (come dice Stefania) di gusto!
TZATZIKI
Yogurt greco colato
Cetrioli
Aglio
Olio evo
Sale
Aneto
Le dosi variano a seconda dei gusti, io questa mattina ho utilizzato due cetrioli piccoli e due vasi di yogurt (di solito utilizzo il Total Fage da 150 gr. anche se è yogurt di latte vaccino, ma le più buone che ho mangiato erano fatte con latte ovino), se non reperite lo yogurt greco provate a fare da voi lo yogurt colato (stranghistò) versando un ottimo yogurt intero in un colino foderato da un tovagliolo o strofinaccio ben pulito e lasciandolo scolare (un'ora più o meno).
Spellate i cetrioli e grattuggiateli con una grattuggia a fori non sottili (io li preferisco un pochino più larghi di quelli che si utilizzano per grattare il parmigiano), salateli leggermente e lasciateli in un colino per perdere l'acqua in eccesso.
Amalgamare lo yogurt con i cetrioli, aggiungere uno spicchio d'aglio* tritato finemente e condire a vostro gusto con sale, olio evo e aneto.
*per evitare incidenti diplomatici in fase digestiva, preferisco lasciare uno spicchio d'aglio intero, bucherellato con la forchetta per lasciarne uscire gli umori ad insaporire la salsa senza "appesantirla".
Le Fritole della Mamota...

...è carnevale! Ve ne siete accorti? Quest'anno è arrivato un po' de scondon, devo ammettere che quasi quasi non ero preparata.
Ma la mia mamota sì! E ci delizia con le sue produzioni golose.
Il post è dedicato a lei e alle sue Fritole, e ai ricordi di infanzia che il profumo di questi dolci (che, con le Castagnole, si preparano solo nel periodo di Carnevale) riesce ad evocare.
Il Carnevale è sicuramente uno dei periodi dell'anno che da piccina amavo di più: mi piaceva travestirmi e soprattutto truccarmi (vanità che non mi sono portata appresso con il tempo), la gioia di andare a vedere i carri il venardi gnocolar, i coriandoli, le stelle filanti e manciate di caramelle da prendere al volo... e le giornate che pian piano si facevano più lunghe e luminose, preludio della primavera ormai alle porte.
Grazie Mamota! E' anche per queste cose che ti vogliamo tanto bene!
Un plauso speciale a Nonno Lallo, il tuttofare, oggi nella veste di "friggitore ufficiale". Sei stato proprio bravo!
FRITOLE
1 kg farina 00
5 uova
2 bicchieri di latte
300 gr di zucchero
1/2 bicchierino di Grappa
1 bustina di lievito per dolci
4 mele
150 gr uvetta sultanina
scorza grattuggiata di un limone e un arancia
un pizzico di sale
In una terrina amalgama la farina con le uova, il latte e lo zucchero; aggiungi al composto ottunuto il sale e l'uvetta sultanina (precedentemente ammollato in acqua tiepida con un cucchiaio di grappa), le mele e la scorza di limone e di arancia grattugiate.
Amalgama con cura fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo; aggiungi per ultimo il lievito e la grappa.
Lascia riposare un'oretta il composto.
In una ampia padella porta a temperatura di ebollizione l'olio e versa a cucchiaiate l'impasto precedentemente ottenuto. Attenzione: non riempire troppo la padella, le frittelle dovranno galleggiare nell'olio. Gira le frittelle una volta che il lato immerso nell'olio avrà raggiunto un bel colore dorato scuro; completa la cottura dell'altro lato quindi scola le frittelle ponendole su un doppio foglio di carta da cucina assorbente. Spolvera le frittelle con lo zucchero semolato.
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INNO AL PAPA' DEL GNOCCO
Composto nel 1927 da Berto Barbarani e da Gianni Monicelli, musicato a 4 voci dal M.o Carmelo Preite e cantato in Arena durante la cerimonia dell'incoronazione.
Sona el Rengo! - El nostro canto
par l'Arena se despande.
e l'è questo un giorno grande
che in la Storia restarà...
Finalmente, o Papà Santo,
della piassa la Madona,
la se cava la corona
Te sì el Re de la cità!!!
T'eri morto par 'na finta
ma no mai par la to gente
che g'à el Baldo (e la lo sente)
e San Zen par protetor.
Anca st'ano l'emo vinta
col favor de bona stela
e de Marco Paparela
degno e forte batidor!
Ti vegnù da la contrada
che g'à el burcio come stema,
con la man che mai non trema
te dispensi vita e umor!
Lavandar de gran bugada
no te adopari malissia,
la passion te meti in lissia,
te resenti ogni color.
Gloria e gloria!
In fin che negro
Bate el Rengo venerando
leva in segno de comando
el gran gnoco sul piron.
Alto el gnoco, forte e alegro
par che el diga a tuti quanti:
Veronesi - Forsa - Avanti!
sempre alegri e mai passion.
domenica 3 febbraio 2008
le Pucce

Le acquisto spesso da Oscar (Panepomodoro a Verona, vicino alla chiesa di San Zeno) mio pusher di goloserie pugliesi (insieme a focacce deliziose sempre di sua produzione e a strepitosi latticini che giornalmente arrivano dalla Puglia: burratine, fiordilatte, scamorza in acqua e chi più ne ha più ne metta).
Oggi ho provato a cimentarmi nell'emulare la sua maestria...
Ad essere onesta, prima di infornarle credevo di aver miseramente fallito il tentativo.
La consistenza non lasciava sperare in nulla di commestibile.
Ho preso coraggio e ho infilato la pirofila nel forno già caldo caldo e... voilà!
La mia little family ha già dato il suo benestare ed in questo momento altre due volenterose cavie (grazie, Cristina e Osvaldo) probabilmente si apprestano alla degustazione. Anzi, è appena arrivato sms: "Pucce oltre ogni aspettativa...".
Ok, a questo punto posto la fotina e la ricettina delle Pucce "amodomio".
NOTE
sabato 2 febbraio 2008
la mia prima volta...

Sono qui. Anch'io. Catturata dal fascino (subdolo?) del blog.
Contagiata da chi, prima di me, ha condiviso con il mondo le sue emozioni enogastronomiche e deliziato con sapori, profumi, descrizioni e splendide immagini i golosi e i curiosi che gironzolano per il web.
Per prima vorrei ringraziare, pur non conoscendola, ApeMaia che ha ispirato alcuni dei miei esperimenti.
Galeotti furono i Baklava Muffins, ma curiosando saltuariamente nel suo blog ho attinto a piene mani dalle sue ricette.
Il mio primo post lo voglio dedicare a lei e ai suoi premiatissimi (meritatamente, davvero) Biscottini Arachidi e Cacao, che amici e parenti Golosastri hanno mooolto apprezzato.
Vorrei riuscire ad eguagliare la sua maestria non solo culinaria, ma anche di fotografa.
Giuro che mi impegnerò.
Per ora vogliate perdonarmi, ma sono una absolute beginner.
(n.b. - posto in onore di ApeMaia la ricetta originale da lei pubblicata, in calce mi permetto di aggiungere una nota con alcune modifiche apportate in fase di sperimentazione).
BISCOTTINI ARACHIDI E CACAO
Ingredienti:
300gr. di farina
150gr. di zucchero
2 cucchiai di cacao in polvere
2 cucchiaini di lievito
1 bustina di vanillina
un pizzico di sale
150 gr. di arachidi sgusciate e tritate grossonalmente
120gr. di burro ammorbidito
1 uovo
3 cucchiai di rum
zucchero a velo per spolverare
Lavorare a spuma burro e zucchero, aggiungere l’uovo sempre lavorando, poi farina, lievito e cacao setacciati insieme, il sale la vanillina e le arachidi ed impastate aggiungendo il rum. Lavorate fino ad ottenere una pasta omogenea.
Formate delle palline della grandezza di una noce, sistematele su una piastra foderata di carta forno ed appiattitele con il dorso di una forchetta.
Cuocete i biscotti in forno preriscaldato a 160° per 20 minuti circa.
Una volta raffreddati spolverizzateli con zucchero a velo.
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Note personali: ho ridotto la quantità di arachidi perchè mi risultavano troppo... come dire... "invadenti". Al posto della vanillina ho utilizzato una punta di vaniglia naturale.
Ammetto di averli già sperimentati con le noci al posto delle arachidi (sostituendo il rum con del Nocino casalingo) e la prossima volta ho dei Pistacchi di Bronte che mi pregano di onorarli della loro presenza... mi vedo costretta a fare un altro esperimento...